LE POESIE...


Tric trac
Scritta nel giugno del 1993.

E questo nuovo anno s'avvicina
lo scoppio come una medicina
il rito che tu pensi che si compia
quando nel botto vuoi mandar gli affanni
cosa poi ti fa credere
che una miccia basti accendere
e tutto rimane uguale
nella realtà niente cambia
a cambiare sono solo gli stati mentali
ora tutto quello che voglio è realtà!
fuori dalle immaginarie gioie
schiacciare le paure
fare come il tric trac
esplodo nel presente
scarico le aspettative
vivo pura linfa
poi ogni volta chi crede ancora
al tempo nuovo che ci riserverà
resta lì a guardarti proteso
nello scoppio la tua energia
l'eleganza dell'attimo
la bellezza e la sinergia
l'etica dell'estetica
la tua magica follia;
chissà se chi ti osserva
ha mai pensato
che è come il seme che
quando germoglia scoppia
sviluppa le radici
sole e terra
il razzo esplode
si espande si spegne e si fraziona
donandosi al mondo
unendo il suolo al cielo
e sorridendo al mare!


Agua
Scritta nel 1985 e pubblicata in "La strada per Nowandhere", raccolta di poesie e canzoni del 1991.
L’autore si propone di comporre una canzone ad essa ispirata e inserirla in un prossimo lavoro discografico.

Dalla monumentale sorgente
del mio benessere spirituale
alle ime grandezze della psyche,
sei giunta,
a lambire,
con la tua semplice essenza
Agua,
le sponde del mio giovane ventre.
Forse fu facile berti
e ti bevo e mi bevi;
or che sciacquetti felice
nella mia gola felice
come un'onda di musica liberatoria.


Spirito ribelle
Poesia scritta nel 1986 e inserita in "La strada per Nowandhere", raccolta di poesie e canzoni pubblicata nel 1991.
Divenuta canzone nel 1995, pensata per essere interpretata da Loredana Berté su richiesta di Nino Buonocore,
è presente nella “Raccolta The Legend of Ned Lad Supercollection Volume I” del 1995-96.

Mi sveglio e cerco, tra le coperte,
sprazzi di vita e sensazioni aperte
e le luci della mente sono come
un alibi discreto, che mi prende!
di nuovo a spalancare quelle porte,
che dai tuoi stanchi occhi vanno al verde,
rinasco al tatto! su morbidi tappeti,
moquette, come Foresta, a solleticarmi i piedi!
ma Spirito Ribelle, da sempre nella pelle,
sconvolgi la mia Storia! mi porterai alla Gloria?


Treni del mondo
Canzone del 1991 inserita in "La strada per Nowandhere", raccolta di poesie e canzoni del 1991.
Presente nella “Raccolta The Legend of Ned Lad Supercollection Volume III” del 1995-96.

Quante volte la mia bottiglia s'è tinta d'allegro,
lei che guarda e sorride,
ad un passo dall'ultimo metro;
e scorrono poi, veloci, le sensazioni,
che cambiano, come cambiano le stazioni.
Tutte le volte che giro nel mondo,
sempre sullo stesso treno,
no, non lo cambio perché sennò,
dov'è che mi ritroverò!
c'è quel tale che mi racconta
le barzellette sui pappagalli,
a pensarci son qui che rido,
rido col mare e con le valli.
Se la fretta poi, mi sorprende,
mi alzo e corro per i vagoni
a rincorrere vecchie Piazze
o i sorrisi delle ragazze!


Ben venga Giugno
Poesia in stile neo-classico scritta nel 1980 quando l’autore stava preparando gli esami di maturità di letteratura italiana.
 Pubblicata in "La strada per Nowandhere”, raccolta di poesie e canzoni del 1991 e tradotta nel 1994 in canzone, successivamente inserita nel CD “Ned Lad Uranio” del 1999.

Ben venga Giugno,
ben venga il Nuovo Mese
ché questo Maggio a me è stato agùgno1
e son ridotto un po' male in arnese.
Deh! si rinnovi or la Primavera,
portando seco Estate di chimera!
Soffino, dunque, zefiri sereni
portando, tipico, il caldo di stagione!
danzino le ninfe coi Seleni2!
lasciando me a viver di passione!
O Voi, che nell'Olimpo risiedete!
Fate ch'io trovi l'Acqua che sciolga la mia sete!
anche se questa vita è tutta esami,
via la tristezza dalla egra mente!
Voglio che Donna adesso m'ami!
Voglio che Spirto viva finalmente!
e poi si dica tempo della Gioia,
non cupa,
vuota,
aspra paranoia!
Ben venga, quindi, la Nuova Speranza!
quella che ci rinnova all'esistenza,
che non ci fa rinchiuder nella stanza;
rinasca tutto dopo il lungo inverno!
Gialle ginestre ricoprano l'Averno!

1 Neologismo dell’autore; significa “contrastato”, “combattuto”.
2 Sorta di fauno lunare, personaggio mitologico inventato dall’autore.